Oggi in consiglio abbiamo dato alla città la possibilità di convergere su una proposta di buon senso che molte città italiane stanno adottando: il riequilibrio della toponomastica scegliendo nomi di strade, vie, luoghi pubblici ecc… che tengano conto della parità di genere.
Avevo precedentemente proposto, in Commissione, di modificare alcuni articoli del Regolamento di Toponomastica in discussione, per favorire un maggior riequilibrio di figure femminili nell’intitolazione di strade, piazze e luoghi pubblici della città.
Hanno votato contro le mie proposte. (leggi le modifiche).
Ho scritto allora una mozione che i consiglieri di maggioranza oggi NON HANNO VOLUTO VOTARE.
Sarà interessante, quando pronto, leggere la trascrizione degli interventi: vi prometto che la metterò online e lascerò a voi valutare.
La mia valutazione è la seguente: non riescono proprio a votare nulla che sia proposto da me o dalla minoranza: lo vivono come un’umiliazione. Addirittura hanno minacciato di presentare una mozione identica e votarsela. Forse non sanno che il regolamento questo lo vieta
Allora, visto che volevano bocciare la mozione (che obiettivamente condividevano ma non potevano ammetterlo), hanno proposto di “congelare” la mozione per portare le idee in commissione e li discuterle. La votazione della mozione si sarebbe tenuta alla prossima seduta consiliare.
Ecco le proposte difficili da votare:
- promuovere le iniziative necessarie affinché nelle prossime assegnazioni di toponimi venga costantemente perseguito l’equilibrio di genere nella toponomastica cittadina
- promuovere per il prossimo, anno scolastico 2014-2015, un progetto per le scuole secondarie di primo grado (scuole medie) di Latina che individui e proponga alla Commissione Toponomastica figure di donne di rilievo culturale, scientifico, storico cui intitolare le prossime piazze, strade, scuole, o luoghi pubblici con allegata relazione della motivazione alla scelta.
Come capirete, troppo “difficili” da votare così su due piedi… “E poi”, hanno detto, “il Consiglio non era il contesto adatto a questa discussione”.
Valutate voi.