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Tutte le criticità di CSC: chi controlla?

Questa mattina i dipendenti della CSC erano sotto al Comune per protestare: evidentemente cominciano ad emergere criticità con il gestore del TPL di Latina.

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È importante verificare che quanto scritto nel capitolato venga scrupolosamente realizzato e questo è certamente compito del Comune. Ma cosa non va?Utilizzando la linea che dalla Q5 porta al centro di Latina, ho potuto constatare diversi di problemi che riporto in foto e video qui di seguito:

  • ancora si trovano i cassonetti dell’immondizia davanti le fermate dei pullman: come fa a scendere un diversamente abile con la sua carrozzina? Gli autisti mi dicono che è impossibile farli scendere perché l’autobus deve fermarsi proprio a filo marciapiede per poter azionare la pedana. Quindi, niente servizio per i diversamente abili.

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  • Troppo spesso molti autisti arbitrariamente modificano i percorsi evitando di entrare nel centro di Latina perché quasi sempre si trovano auto parcheggiate in seconda fila che non permettono il passaggio degli autobus.

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  • Si trovano continuamente auto parcheggiate nella pista ciclabile che restringono l’area mi manovra degli autobusil taglio economico nella contrattazione di secondo livello con i lavoratori impone tempi lavorativi più brevi ed ecco il perché spesso diverse corse vengono soppresse, addirittura tre in una giornata per i quartieri Q4e Q5.
  • Troppo spesso gli studenti mi comunicano che alle 13:30 dalle autolinee parte un pullman piccolo per i quartieri Q4 e Q5: la corsa successiva invece avviene con un pullman grande ed è evidente che il primo pulmino è sovraccarico e al limite della sicurezza mentre il secondo è quasi vuoto: perché?
  • I tempi di percorrenza ancora non sono stati modificati: è possibile che ancora oggi si usino i tempi di percorrenza risalenti al 2007?
  • Paline elettroniche, infopoint, biglietteria elettronica e numero verde ancora non esistono. Siamo quasi ad un anno dall’inizio del servizio e la parte più innovativa non è attuata. Chi controlla che il servizio che paghiamo sia effettivamente erogato?

Ho chiesto alla presidente della Commissione Trasparenza Matilde Celentano di convocare subito una commissione congiunta trasparenza/trasporti per verificare che il Comune e non si lavi le mani una volta affidato il servizio, ma che vigili perché i cittadini ricevano quanto è loro diritto.

VERSO UNA NUOVA PROROGA ALL’ATRAL

Nonostante siano stati pubblicati gli atti di gara, non avremo un nuovo gestore del servizio pubblico locale a luglio 2017 e l’Amministrazione lo sa. Avremo invece ancora una proroga all’ATRAL, che continua a ringraziare.

Nonostante tutti i documenti per la gara fossero pronti già dal 27 febbraio, a disposizione del sindaco e della giunta, si è atteso un tempo incomprensibile per approvare la delibera di giunta del 4 aprile scorso con la quale l’esecutivo ha deciso di affidare la nuova gestione del servizio attraverso gara pubblica ad evidenza europea. Da quel momento in poi, anche se si volesse, i tempi tecnici non ci sarebbero.

Questo dannoso temporeggiare ha reso di fatto impossibile rientrare nei termini stabiliti dalla legge, che prevedono fasi ben precise e tempi tecnici non modificabili – a meno che l’Amministrazione non intenda derogare alle disposizioni sui procedimenti di gara, ovvero, ritagliarsi le regole a proprio piacimento. Infatti, dalla pubblicazione del bando di gara, alla quale dobbiamo aggiungere il tempo per la ricezione delle buste cui segue il lavoro della commissione aggiudicatrice che individua il vincitore della gara, dobbiamo aggiungere poi non meno di due mesi prima della stipula del contratto, non un giorno di più, non un giorno di meno.

Non basta dire che sono stati pubblicati gli atti di gara. L’Amministrazione Coletta deve dire chi sarà il gestore dei trasporti a Lugliosarà interessante leggere il Piano Economico di Gestione del servizio trasporti nel quale si esplicitano obiettivi e tempi di realizzazione, documento che aspettiamo di leggere in Commissione.

Perché non ammettere chiaramente e pubblicamente che si dovrà prorogare  ancora all’ATRAL? Certo poi si dovrà motivare anche il perché, visto che sarà già la seconda proroga all’ATRAL  dell’era Coletta.

… e le proroghe non vanno tanto d’accordo con la legge.

Aspettando il bando: ATRAL ringrazia.

img_7252È un film già visto: il Commissario prefettizio Nardone prepara il bando per il trasporto pubblico locale e il sindaco Di Giorgi sceglie di prorogare.
Il Commissario Barbato prepara il bando per il trasporto pubblico locale e il sindaco Coletta sceglie di prorogare.
Cambia amministrazione, cambia libro, ma le pagine sono le stesse ed anche il protagonista indiscusso: ATRAL.

Cosa diceva LBC
La campagna elettorale di LBC puntava ai nodi di scambio con il trasporto extraurbano, si parlava di alta frequenza, di aumento delle corse e anche di corsie preferenziali o semafori ad azioni intelligenti. Per le zone a bassa densità si parlava di attuare soluzioni di servizi a chiamata, flessibili, da erogare sulla base delle effettive richiesta proveniente dall’utente. Di un ATO nessuna traccia.
Coletta avrebbe chiesto al Commissario Barbato di “non emettere documenti di gara per il trasporto pubblico lasciando alla nuova amministrazione la scelta del come e con chi operare”. Caso mai l’amministrazione stabilisce i criteri e il capitolato: il sindaco non può scegliere assolutamente chi vince, giusto? Una richiesta che, nei termini con cui sarebbe stata fatta, direi quanto meno azzardata.

Per LBC meglio l’ATO che il bando
Il bando per il TPL è sostanzialmente pronto ed approvato dal dirigente sin dal 2015, molto prima dell’insediamento di Coletta, e nelle more dell’espletamento del bando, viene data una ulteriore proroga fino a giugno 2016.
Nonostante le sopraggiunte direttive della UE in tema di concessioni ed appalti pubblici contenute nel DL 50 dell’aprile 2016, in tempo record il 31 maggio 2016 dagli uffici veniva approvata la determina dirigenziale con le modifiche per partire con la gara.
Quindi tutto era super pronto.
Improvvisamente si cambiano le carte in tavola: in una conferenza dei servizi del 22 agosto l’assessore Buttarelli dichiara che il sindaco ha ricevuto una comunicazione dalla città di Aprilia con cui si chiede la possibilità di valutare un servizio in ambito più vasto e quindi propone l’ATO (Cisterna, Aprilia, Cori, Rocca Massima, Lanuvio, Sermoneta). Si sceglie quindi di soprassedere al bando, e l’ATO viene inserito in extremis nel DUP del 2016 e proposto il 3 novembre in Consiglio Comunale.
Nel programma LBC non ve n’era traccia.
Si traccheggia, si perde tempo sostanzialmente, dietro all’ipotesi di questo fantomatico quanto inutile ATO (ditemi che vantaggio ne avrebbe Latina con le sue specificità tra borghi, marina e stazione a cedere i suoi chilometri a Rocca Massima o a Lanuvio…); si fanno presentazioni in pompa magna da parte dei consiglieri Giri e Campagna in Commissione Trasporti; si presenta il progetto in conferenza stampa per poi fare marcia indietro. Il 31 ottobre si determina l’ennesima proroga ad ATRAL fino a giugno 2017.
Ancora ATRAL.

ATRAL senza controlli
Evidentemente l’amministrazione Coletta reputa più importanti altri settori dell’amministrazione perché il funzionario preposto al controllo dell’esecuzione del contratto con ATRAL viene spostato d’ufficio ad altro settore (segreteria del sindaco) e i tre dipendenti addetti al controllo del servizio ATRAL vengono spostati per il servizio di portierato del mercato annonario, lasciando un tempo assolutamente residuale al controllo dei servizi ATRAL. Il gestore del TPL può stare tranquillo senza alcun controllo, tanto più che i cittadini non potranno comunicare disfunzioni con whatsapp o email semplici perché la proposta, pur unanime, non è stata realizzata. Quindi o ti rechi personalmente negli uffici a denunciare una disfunzione, o nessuno riporterà alcun disservizio.
È innegabile che in tutto questo chi ci guadagna è ATRAL, gestore indiscusso da 12 anni (di cui 6 di proroghe) e ormai privo di controlli da parte del comune di Latina.

Chi ci guadagna?
“Follow the money”, si dice quando si vuole capire il motivo di certe scelte, e qui pare che il guadagno non è certo a favore della città che si ritrova con mezzi che cadono a pezzi, e un servizio a dir poco indecente: chi ci guadagna è sempre ATRAL, che, ricordiamolo, detiene quote ragguardevoli della società Metro Latina che potrebbe strozzare il nostro comune se rivendicasse tutto quello che è in suo potere di rivendicare.
Fino ad oggi chi perde ancora sono invece i cittadini, grazie alla nuova amministrazione che preferisce sognare un ATO invece di realizzare immediatamente la gara che avrebbe dato un nuovo gestore, con nuove regole, nuovi mezzi, e avrebbe fatto risparmiare circa un milione di euro di proroga e che invece dobbiamo dare ad ATRAL.
Perché si è perso tutto questo tempo? Perché non si avviano subito le procedure di gara? L’amministrazione deve dirci immediatamente quali sono i tempi per realizzare il bando e i motivi di questo ritardo.
La beffa
L’ultima beffa: di nuovo Giri e Campagna seduti accanto al rappresentante dell’ATRAL a pubblicizzare un abbonamento che è in vigore dal 2005. È scritto nella delibera di consiglio 47/2003 dove si approva il sistema tariffario del sistema trasporti e mobilità urbana. Mi sono chiesta: ma per quale motivo pubblicizzano un abbonamento mensile per soli due mesi che sono rimasti? Perché non l’hanno fatto prima, magari in campagna elettorale? Perché non l’ha comunicato bene l’ATRAL? Oppure si sa già che ci sarà una ulteriore proroga?
Sicuramente ATRAL ringrazia.​

Valutazioni, aneddoti e consigli sul trasporto urbano

Maria C.
Trovo assurdo che l’autobus fermi alla chiesuola e poi da lì al borgo Carso come torniamo noi a casa? A piedi e’ impensabile visto che non esiste marciapiede dalla chiesuola a borgo Carso e la strada è pericolosa per i pedoni! Strano che il primo borgo ad essere vicino alla stazione non sia coperto da bus navetta da e per la stessa tra pendolari per lavoro e studenti universitari. Servirebbe anche un piano mobilità a più ampio raggio. Buon lavoro

Piera
manca totalmente un bus che faccia via nascosa lato destro. Conosco una signora che per venire a latina deve pagare delle persone che la vadano a prendere. Quindi almeno due corse la mattina e due al poneriggio . Poi io mi sono trovata per un anno senza auto e su via Isonzo le corse passano ad orari sbagliati rispetto agli orari di lavoro: ce ne vorrebbero di più

Daniela P.
Bisognerebbe mettere maggiori linee per i quartieri Q4-Q5 .siamo 24mila!!! Il collegamento alle autolinee non funziona, dalla stazione a casa ho impiegato due ore.
La domenica queste poche linee dovrebbero arrivare fino qua. Il treno è l’unico modo per andare a Roma.
Utopia …l’orario ad ogni fermata …chi non ha questi preziosi foglietti con gli orari scaricati da internet è morto: io li ho, ma sono andata agli uffici e quasi nessuno li aveva

Andrea F.
“quando gioca il latina non può essere che l’fs salta tutto il giro praticamente, e dalle autolinee va diretto a pontesilli”
Altra considerazione:
“L’ultimo treno da roma che arriva a latina è alle ore 23.48, a quell’ora non ci sono bus che ti portano a latina centro”

Francesca N.
per i trasporti pubblici, ti segnalo quanto segue, buona parte degli alunni che utilizzano il trasporto pubblico per andare a scuola, non pagano mai il biglietto!!! Il controllore non chiede e non verifica se i trasportati hanno o non hanno il biglietto!!! E’ possibile tutto ciò!!! Sono rimasta allibita !!!

Una segnalazione? Semplice semplice. Aggiustare le macchine obliteratrici all’interno degli autobus, il più delle volte non funzionano.
Saluti Giuseppe.

Antonio F.
vista la popolosità del quartiere q4-q5 direi di aggiungere almeno due corse: alla partenza 6:30 e ritorno alle 19:20.

Augusto M.
Ciao Nicoletta, gli orari devono essere utili all’utenza; devo essere fitti la mattina, e quelli che ci sono vanno bene; devono essere fitti anche al ritorno: non si possono aspettare 50′ la sera, magari piove… Allora ci vorrebbe buon senso: dalle 17 alle 21 ogni 20′ e dalle 21 alle 24 ogni 30′. Mi è capitato di tornare la sera e non c’è più nulla, manco un taxi. E non può e non deve essere basato sulla convenienza, perché è un servizio sociale, non un’attività a fin di lucro.
Ciao, spero di essere stato chiaro. Fosse anche un solo passeggero che arriva con l’ultimo treno della sera: ha diritto ad avere un bus che lo porti a casa.

Lavoro in teatro, spesso a Roma. Da alcuni anni non ho più la macchina e utilizzo i mezzi pubblici, nonostante i disagi che questo comporta. Disagi che già conosci ma quello più pesante per me è il seguente: Finendo spesso di lavorare tardi, prendo l’ultimo treno da Roma, alle 23,35. Arrivando a Latina scalo alle 00.15 circa, non ci sono più autobus a quell’ora. É possibile che non sia prevista una corsa disponibile per chi arriva con l’ultimo treno da Roma?

Tanti sedili hanno la gomma staccata quindi se sbatti la testa ti fai molto male

A volte gli autisti non sanno dove sono le fermate

Che ci sono pochi pulman e tanti studenti

Le macchine per onliterare i biglietti nn funzionano

La maggior parte delle volte gli autisti sono arroganti

A volte alcuni autisti saltano delle fermate

E i pulsanti per prenotare le fermate non funziona

Non hanno il senso della puntualità

La irregolarità e l’improvvisa mancanza di corse credo siano il problema principale!
Il fatto che magari c’è un orario preciso segnato sul sito e magari poi massano con 30 minuti di ritardo con conseguenza perdita di treno in stazione!

No vabbè a parte gli scherzi, oltre al problema legato all’igene c’è che alcune zone di latina non sono proprio coperte dai percorsi degli Atral

Quoto, ci sono persone che pagano 100 euro di abbonamento annuale ed i controllori non passano mai, legato al fatto che invece ci sono persone che non pagano e viaggiano normalmente e GIORNALMENTE senza problemi e senza ricorrere a sanzioni.

Si veramente io una volta ho aspettato un ora e mezza al mare

Molto sporchi prof, pochi controlli per chi davvero paga il biglietto sempre, autisti che guidano col cellulare, alcuni autisti invece di controllare a tutti il biglietto lo controllano solo alle persone straniere e lo trovo veramente ingiusto.

Allora: pessime condizioni igieniche, pochi controlli per quanto riguarda abbonamenti e/o biglietti, la maggior parte delle macchinette per timbrare i biglietti non funzionano, spesso e volentieri gli autisti sono scorbutici e se chiedi un informazione sembra di star chiedendo 10000€

Il posto per la roba grossa tipo i nostri strumenti non ce quindi molte volte succede un casino per trovarlo o provare a farlo centrare da qualche parte

Anche che quando piove scende l’acqua e ci bagniamo

Anche io concordo con i fatto dei controllori. Alcuni autobus non passano proprio. A certe persone chiedono il biglietto, ad altre neanche li fanno timbrare, secondo me o tutti o nessuno, le regole valgono per tutti. Una volta mi è capitato che hanno fatto scendere di corsa tutti dall’autobus perché stava perdendo olio, la gente ha dovuto aspettare mezz’ora prima che arrivasse l’altro. Quindi servirebbe un po’ di manutenzione perché davvero cadono a pezzi.

Macchine sporche nessuno fa il biglietto fatiscente poche corse questo mi dice mio figlio che gli prende

Io per quanto riguarda Altral FS è sempre pieno

A Luglio una domenica ho provato ad andare al lido col bus: l’autista ha chiesto a noi il percorso, non l’ha capito ed è andato da un’altra parte. Al ritorno ho atteso un’ora e mezza un autobus stracolmo

Quartiere nuova nascosa: corse diradate

E alcune linee limitate, con orari troppo distanti l’uno dall’altro, come ad esempio per quanto riguarda la Q5

In orario scolastico la mattina da piazza Moro al centro è praticamente impossibile prendere l’autobus … autobus stracarico /solo posti in piedi.

Se parliamo di Atral e FS… beh, hanno tutti le portiere distrutte. È quasi un pericolo muoversi con quegli autobus. Ricordo che una volta presi la G/ e un bambino rischiò di volarsene fuori. Stessa cosa una volta sull’FS.

Quello del carico esagerato me lo ricordo fin da quando andavo io a liceo: certe mattine restavano a piedi perché non c’entravamo tutti. Poi mettici il degrado della stazione delle autolinee (fa paura andarci da sole), la mancanza di una biglietteria o di un punto informazioni

Nel quartiere Nuova Latina (Q4) poche corse con orari spesso non rispettati.Autisti che cambiano itinerario .Autobus super affollati su cui bisognerebbe controllare quanti effettivamente abbiano pagato

A volte le portiere rimangono aperte…

Io una volta andai a scuola con fs e le porte erano bloccate, non si aprivano (se non manualmente) e una volta aperte non si chiudevano, abbiamo viaggiato tutto il tempo con le porte aperte

Passano col rosso ai semafori

Comune a rischio pignoramento

image“L’amministrazione del sindaco Giovanni Di Giorgi non si smentisce nella scellerata gestione dei conti pubblici del Comune di Latina. Oggi emerge una situazione incresciosa che risale al 2011 e che ricade sulle spalle e sulle tasche di noi cittadini a causa delle lentezze e dell’incapacità del governo di questa città di gestire i conti pubblici”.

Ecco la storia di un nuovo pesante debito fuori bilancio, che ammonta a circa 160mila euro e che è da imputare a questa amministrazione.

Nell’agosto del 2011 il Comune pagò alla Ati (Associazione Temporanea di Impresa) fatture per un ammontare di € 339.231,31 che riguardavano servizi per il trasporto pubblico locale non pagati risalenti agli anni 2003-2004. La Ati raggruppava la Società Automobilistica Interprovinciale SAI Srl, la Rossi Bus S.p.A., e la Schiaffini Travel spa, che dal 2001 al 2007 si è occupata del trasporto pubblico locale nei borghi. Questa somma di debito fuori bilancio è stata materialmente trasferita ben due anni dopo il riconoscimento in consiglio comunale, che aveva approvato la liquidazione delle fatture nel dicembre 2009, con deliberazione numero 142. Peccato che, al versamento, mancavano tutti gli interessi maturati nel frattempo e che, secondo un accordo, sarebbero stati inizialmente non pretesi dall’Ati nella somma di €153.134,48. Evidentemente il ritardo con cui sono state pagate le fatture del debito fuori bilancio deve aver fatto tornare sui propri passi la società, per cui il 26 novembre 2013 viene notificato un decreto ingiuntivo per la somma corrispondente agli interessi. Trenta i giorni per fare opposizione, ma il Comune lascia decorrere i termini ed il decreto ingiuntivo diventa irrevocabile ed esecutivo il 24 aprile 2014. Il 26 novembre scorso viene notificato l’atto di precetto che intima al pagamento della somma di € 153.134,48 oltre agli ulteriori interessi legali maturati a partire dal 2011 fino al totale soddisfo, quindi quasi 10mila euro in più. A dicembre, quando sono stati deliberati dal consiglio comunale i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio, gli interessi maturati dall’Ati non comparivano. IL ritardo è già notevole ed oggi il Comune rischia il pignoramento, con il prelievo diretto della società dalle casse dell’Ente, ed ulteriori costi.

“Una situazione vergognosa, dovuta alle inadempienze dell’amministrazione Di Giorgi, che pecca di ulteriori ritardi anche in un altro ambito, non meno grave, che è quello della produzione della documentazione dei debiti fuori bilancio alla Procura regionale della Corte di Conti”.
La legge finanziaria del 2003 ha infatti stabilito questa procedura per l’accertamento e le verifiche su eventuali responsabilità rispetto danni erariali procurati all’Ente. “Il nostro Comune – afferma Zuliani – è inspiegabilmente tardivo nell’inoltro alla Procura della Corte dei Conti: diversi debiti fuori bilancio sono stati inviati quasi 2 anni dopo essere stati riconosciuti in consiglio comunale, rinunciando a qualsiasi impugnazione. Molti sono stati invece inviati all’ufficio sbagliato, di fatto eludendo il controllo della Procura della Corte dei Conti.

Se si tratti di dolo o di ignavia, sarà valutato dalla Procura quando riceverà il nostro esposto”.

Mobilità INSOSTENIBILE

TRASPORTINelle relazioni degli ultimi tre anni fatte dall’ATRAL, società che gestisce in proroga da ormai troppo tempo il servizio del trasporto pubblico locale, si capisce la volontà di evitare un controllo puntuale del servizio. Un esempio: al chilometraggio dei singoli percorsi dichiarato nelle relazioni non è associata la targa del mezzo, rendendo così impossibile il controllo per verificare se e quale mezzo davvero abbia coperto la distanza dichiarata. Gli autobus, infatti, possono restare fermi per manutenzione, per riparazione ecc…
In questo modo non si può controllare la veridicità delle dichiarazioni. E i dati contenuti in queste dichiarazioni determinano il rimborso che l’Ente paga alla’ATRAL.
La carente trasparenza dovrebbe costituire elemento di esclusione per il prossimo bando di gara.

I PROBLEMI
Le esigenze dei cittadini sono fin troppo note da tempo: mezzi sporchi, manutenzione approssimativa che causa interruzione per rottura dei mezzi, orari incompatibili con le reali esigenze dell’utenza – la beffa dell’auto che parte sotto il naso dei pendolari di ritorno da Roma è ancora quotidiana – la navetta EXPRESS per la stazione che parte alle 9:00 di mattina (chi va a lavoro a quell’ora?) o il servizio della stessa che non viene fornito il sabato dimenticando che, tra i tanti, le scuole e i precari provenienti prevalentemente dal sud pontino lavorano anche il sabato ed hanno bisogno dei mezzi pubblici.
Il vero problema è la mancanza di trasparenza, la non volontà di operare un vero controllo sul fornitore del servizio e l’incapacità di tutelare i propri cittadini.
Chi paga il biglietto?
Pochi, mi risulta.
Per tutti i “portoghesi” che salgono gratis, c’è il Comune e la Regione che pagano, ovvero, tutti quelli che l’autobus non lo prendono.
E ci ritroviamo poi tasse più alte per coprire il costo del servizio…

LE SCUOLE
Tra i disservizi con ripercussioni più gravi è quello per le scuole: ogni anno, causa dimensionamento, nuove sedi succursali, riduzione o aumento numero studenti, le scuole superiori di Latina hanno esigenze di volta in volta diverse. Se il servizio non risponde a questi bisogni in termini di sicurezza ed efficienza bisogna ricorrere a penali e sanzioni.

I CONTROLLI
Quante volte il Comune è ricorso a queste? Risulta che le penali, ad esempio per le macchine obliteratrici, siano notevolmente diminuite da quando l’ATRAL è in proroga.
Ho fatto richiesta urgente di convocazione della Commissione Viabilità per avviare una serie di approfondimenti ormai non più procrastinabili.
E il Comune, invece di assumersi la responsabilità di veri controlli a tutela dei suoi cittadini, attua un penoso scaricabarile frutto di una cultura stantia che i cittadini sanno ormai ben riconoscere.

Altro che mobilità sostenibile…