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Sindaco, prima i più deboli poi tutto il resto

Apprendo dall’ufficio stampa del sindaco che Di Giorgi ha firmato un giuramento di fraternità con il primo cittadino di  Tourrette-Levens, Monsieur Alain Frere paesino francese di tradizione circense di circa 4.700 abitanti.

Tutto ciò sembra molto bello e sono anche certa che il sindaco di Tourrette-Levens si sentirà ben accolto e lusingato.

Ma qualcosa stride.

La fraternità è una cosa seria, e non va ostentata, ma praticata ogni momento nei confronti di chi ci è più vicino.

I nostri primi fratelli i ragazzi disabili della nostra città ancora non hanno pulmino per andare a scuola. Cito il sindaco nel comunicato dell’11 ottobre in risposta alla mia denuncia : «Il ripristino integrale del servizio di trasporto scolastico per gli alunni diversamente abili sarà effettuato dalla settimana prossima, questa è una nostra priorità e stiamo predisponendo tutti gli atti e le somme per far partire il servizio»

BUGIA: il servizio non è partito. E le somme neanche.

Niente soldi, quindi per ora il servizio bus non parte. Forse, la settimana prossima ci saranno dei volontari per il trasporto dei disabili”. È quello che si sono sentiti riferire alcuni dei genitori di bambini portatori di handicap che sono andati a chiedere informazioni proprio ieri presso l’ufficio del servizio Viabilità del Comune di Latina.

È inaudito.  Il servizio di trasporto scolastico è un loro diritto ed è previsto dalla legge che siano i Comuni a farsene carico, non i volontari o le associazioni. Invece il dirigente non ha potuto ancora redigere nemmeno la determina, perché non ha ricevuto alcuna comunicazione sullo stanziamento dei fondi.

Il sindaco Giovanni Di Giorgi, che decide insieme alla sua amministrazione di finanziare manifestazioni non di certo essenziali per la città, non ha dato seguito alla sua promessa di trovare i soldi per attivare il servizio. Non sono tanti i disabili ad aver fatto richiesta: sono soltanto 16 quest’anno, ma sono disponibili risorse solo per 7 di loro. Non è una cifra impossibile quella necessaria per far funzionare bene il servizio, neanche 16mila euro, quindi a mio avviso manca la volontà: è mancata in sede di bilancio previsionale ed anche dopo, quando il sindaco ha promesso nonostante sapesse che non avrebbe mantenuto l’impegno.

E se anche i soldi venissero fuori oggi dal cilindro del primo cittadino il servizio comunque non partirebbe neanche lunedì prossimo: servono i tempi tecnici dei passaggi di carte tra i vari uffici per renderlo attivo.

La fraternità, sindaco, è una cosa seria…