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Il “patto indelebile”.

imageA seguito di un’operazione con indagini durate un anno, la nostra polizia di Stato è riuscita ad  inchiodare un sistema malavitoso che aveva messo le radici nella nostra città da molto tempo, operando in diversi settori e ingraziandosi benevolenze presso alcuni politici.
Tutti sapevano, tutti ne parlavano.
In tanti si osservava e ci si chiedeva come potevano taluni agire indisturbati e alla luce del giorno ostentando arroganza e disprezzo delle regole.

Un sistema, un’organizzazione che evidentemente godeva di coperture politiche perché la spavalderia che caratterizzava le loro azioni non poteva essere che protetta, a sua volta, da un qualche burattinaio potente che poteva muovere anche altri fili e decidere chi toccare e chi non toccare: da qui il nome dell’operazione Don’t Touch.

E come in un campo coltivato esiste erbaccia, zizzania ma anche piante buone, così la nostra Latina ha dimostrato di essere anche qualcos’altro, non solo una città pigra ed assuefatta. Ieri tanti di noi hanno colto la bellissima occasione per dimostrare che l’ABC della convivenza sta nel riconoscimento e nel rispetto delle regole che ne sono alla base, e che senza queste regole si vivrebbe come in un Far West: paura e dominio del più forte di turno.

E invece no. E non dipende solo dalla polizia.

Dovunque lavoriamo, dovunque operiamo, dovunque siamo anche con il nostro semplice respiro dobbiamo esprimere che la legalità e il rispetto delle regole sono l’ossigeno che deve scorrere nelle vene della nostra città, attraverso i rapporti interpersonali, attraverso la limpidezza delle nostre relazioni, attraverso la trasparenza del nostro agire, nella scelta di cui è carica ogni nostra azione quotidiana: dal rispettare il rosso, dal fare una segnalazione, dal rispettare gli orari di lavoro, all’andare a raccontare quello che viviamo sulla nostra pelle, come ci ha chiesto il Questore De Matteis, sicuri di trovare nei poliziotti “chi lavora senza orario, con grande sacrificio e fatica, che rinuncia alla famiglia, che rischia la pelle tutti i giorni“.

Siamo in tanti, tantissimi che vogliamo il rispetto delle regole senza deroghe e ieri abbiamo alzato una denuncia corale nei confronti di chi se ne beffa, e abbiamo alzato forte un grido di riconoscenza a chi si è esposto per farla rispettare: GRAZIE.

imageUn grazie CORALE.

Ieri abbiamo stretto un patto indelebile tra noi cittadini e forze di polizia, un patto che in quanto cittadini, ci domanda di più, esige un surplus di reattività: non più spettatori, non più osservatori critici, ma protagonisti e padroni del nostro territorio.

Ieri, in coro, abbiamo cantato un meraviglioso canto di libertà.

Bimbi rom, trasporto scolastico negato

Nicoletta Zuliani, consigliere del Pd, denuncia la cancellazione del capitolo di spesa per il servizio destinato ai piccoli di “Al Karama”

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«Domani in Consiglio, per l’assestamento di bilancio, presenteremo un emendamento per garantire quello che è un diritto fondamentale»

«I bambini ospiti del campo rom di “Al Karama” di Latina non potranno andare a scuola quest’anno perché il Comune non finanzia il servizio di trasporto scolastico a loro riservato non garantendo in tal modo il diritto allo studio per i piccoli del centro di accoglienza di Borgo Bainsizza». Il consigliere comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani denuncia la cancellazione dal Piano economico di gestione dei servizi sociali del capitolo di spesa relativo al servizio di trasporto dei bambini di “Al Karama” dal campo di Bainsizza alla scuola di Borgo Sabotino dagli stessi frequentata e annuncia la presentazione di un emendamento per il ripristino di un diritto fondamentale che il Comune nega ai piccoli del centro.

«Il progetto di scolarizzazione dei bambini del campo – spiega la Zuliani – ha portato frutti inaspettati negli ultimi due anni: 46 bambini hanno frequentato la scuola e sono stati tutti promossi. Il trasporto per gli a.s. 2010/2011 e 2011/2012 è stato effettuato in modo assolutamente volontario da un’associazione, la Modavi, alla quale il Comune rimborsava il carburante. Quest’associazione ha poi interrotto il servizio di trasporto per mancanza del mezzo.
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